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da Bologna a Sasso Marconi

Prima Tappa

km: 20
Dislivello +/-: +230 m/ - 200 m
Tempo: 6 h

Si parte dal centro storico di Bologna, da Piazza Maggiore. Da lì si va in direzione Due Torri e si prende Via Oberdan (sx) e la si percorre sino all’affaccio sul canale Reno. Si raggiunge Via Augusto Righi con tappa in via Piella dove potremo vedere la famosissima finestrella sul canale delle Moline e da lì via Indipendenza - via dei Falegnami e via Riva di Reno. Dopo Via San Felice si arriva in via della Grada (vedrete il torrione con grata in ferro per il filtraggio delle acque) e, superata “la Filanda” e la centrale elettrica si prosegue verso via Martinez, viale ciclopedonale, verso Casalecchio.
Si risale il canale lungo la sponda destra. Si attraversa la strada Porrettana verso l’ingresso del consorzio della Chiusa e si prosegue verso via Giordani – Oasi fluviale del Prato Piccolo. Salite sui ruderi dell'antica Chiusa del XIV secolo per ammirare l’opera strabiliante di Jacopo Barozzi, il Vignola, che tutt’ora protegge Bologna dalle inondazioni del Reno.
Entrate nel Parco della Chiusa tornando nuovamente sulla Porrettana incrociando il segnale bianco rosso CAI 112 Via degli Dei. Si percorre il viale alberato, si supera Villa Sampieri Talòn e si costeggia il Boccaccio che imprigiona le acque del Reno per poi scaricarle nel canale. Un grande muraglione contiene la riva sinistra, con due boccaporti forniti di paratoie per la regolazione idraulica, l’eliminazione del limo e ghiaia e un sistema di scarico di eccedenza di acqua nel Reno. Lasciato il canale si cammina in direzione di un bosco golenale sino ad un grande ponte in ferro che vi permetterà di attraversare il Reno in direzione sinistra. Qui antiche cave di sabbia sono state usate per ricavare vasche di pesca sportiva o di contenimento dell’acqua da usare in caso di emergenza,
Un tunnel sottostradale vi farà passare di fianco ad uno stabilimento per poi condurvi in un viale alberato verso l’ingresso nord di Palazzo de’ Rossi, complesso rinascimentale formato dal borgo, mulino, segheria e cartiera alimentati dalla forza motrice del Reno. A settembre tra queste mura si svolge l’antica e rinomata Fira di Sdaz, appuntamento tradizionale di mercato, gastronomia ed artigianato.
Variante: Con una deviazione si può visitare Colle Ameno, settecentesco borgo castello patria di maioliche. Nel 44 venne occupato dai tedeschi e fu campo di raccolta di prigionieri civili e partigiani. Usciti dal suo ingresso principale, costeggiandone la cinta e proseguendo a sinistra, si imbocca il ponte di Vizzano (inaugurato nel 1930 come guado per gli scolari). Raggiunto l’incrocio con via Ancognano si ritrova il sentiero CAI 112 – Via degli Dei con la quale si condivide il cammino sino a Sasso Marconi. All’incrocio con la provinciale 37 si prosegue verso Sasso Marconi sulla destra e, superati un cancello in ferro, un edificio giallo (gli accessi ai Prati di Mugnano), i cavalcavia autostradali e il ponte sul Reno si entra a Sasso Marconi.

da Bologna a Sasso Marconi
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