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Geocaching: a caccia di tesori lungo la Via della Lana e della Seta

Il trekking che collega la città di Bologna alla città di Prato come non lo avete mai visto


Chilometro dopo chilometro, la Via conduce il camminatore in un viaggio di sapere alla scoperta del passato e del presente di questo antico territorio di confine. Un passato profondamente influenzato dall’utilizzo delle acque dei fiumi Reno, per la parte bolognese, e Bisenzio, per la parte pratese. Immergendosi nel cuore dell’appennino tosco-emiliano, si attraversano paesaggi selvaggi e di forte impatto visivo, si ammira la ricca biodiversità e geodiversità del territorio e ci si imbatte in storiche infrastrutture legate alle lavorazioni tessili, identitarie di queste zone.

Intraprendere la Via della Lana e della Seta significa iniziare un cammino fatto di storia, di cultura e di tradizione, lungo cui scoprire bellezze naturali uniche e preziosi tesori nascosti, passo dopo passo.


Chi vuole arricchire l’esperienza del cammino, o vuole percorrere solo una parte di esso divertendosi, si tenga forte: lungo il percorso della Via della Lana e della Seta sono presenti tanti piccoli tesori nascosti. Non li vedete, eppure ci sono. Sono contenitori di varia forma e dimensione. Si mimetizzano con l’ambiente circostante e per trovarli serve molto occhio ed ingegno.

Stiamo parlando del Geocaching, la caccia al tesoro più grande e più diffusa al mondo. Nata nel 2000 in Oregon, è arrivata qui in Italia l’anno successivo, nel 2001, e giocarci è davvero semplice. Bastano solo tre ingredienti: Smartphone, curiosità e tanto spirito d’avventura.

Una volta scaricata l’App ufficiale e creato l’account, ecco che si da inizio alle danze. Si digita una localizzazione precisa (o la propria posizione attuale), si controlla se sono presenti geocaches nella zona e ci si dirige alle specifiche coordinate della pagina in questione. Giunti sul posto si legge la descrizione del cache e si inizia la caccia!

Per chi percorre la Via della Lana e della Seta da Bologna, ad esempio, può iniziare la sua caccia al tesoro a Piazza Nettuno con il geocache “Neptune and his Fossil” (GC67548), proseguire con la doppietta “The Two Towers” (GC67F5R) e “Torre Asinelli” (GC6AVPW) e, prima di lasciare la città, può cercare il multicache “Parco della chiusa - bombardamenti” (GC3JQ3H). In zona Sasso Marconi può imbattersi nei geocaches “VD - Prati di Mugnano” (GC8REX9), “Monte Sole Memorial: Pozza Rossa” (GC6H8CA) e “Freccia della Laguna” (GC63B4C). Nei dintorni di Grizzana Morandi, invece, trova il geocache “Castello Rocchetta mattei” (GC8BJNT) e “Le avventure del lago di Suviana” (GC7VYFA) all’interno del Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone. Proseguendo ne trova diversi, tra cui “La grande galleria dell’appennino” (GC7M703) e “Valbisenzio: Ponte di Cerbaia e Villa Edelmann” (GC8DKH3) a Vernio e dintorni, mentre nei pressi di Vaiano i geocaches “Valbisenzio: Badia di S. Salvatore a Vaiano” (GC8EB35) e “ A caccia di farfalle e stelle” (GC87FJW). Infine, a Prato può andare alla ricerca dei geocaches “Museo del tessuto” (GC5383K), “Castello dell’imperatore” (GC5G6BW) e “Prato - la Cattedrale” (GC1C87T).

Questi sono solo alcuni dei numerosi piccoli tesori nascosti nel territorio tosco-emiliano e cosa aspettate? Là fuori vi aspetta un mondo tutto da scoprire!


Per capire meglio come funziona e per conoscere le varie tipologie di geocaches, vi invitiamo a consultare il sito www.geocaching.com e www.geocachingitalia.it


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