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Consigli tecnici: abbigliamento da trekking per camminare con fango, neve e freddo

Dopo improvvisi episodi di maltempo, l'approccio ad un escursione richiede maggiore consapevolezza. Ecco alcuni consigli e buone pratiche


Incamminarsi per un trekking in inverno o in un momento dell'anno in cui maltempo, pioggia, fango o neve sono sui sentieri richiede prima di tutto la giusta attrezzatura ed abbigliamento.

E' tutta una questione di equilibrio e di risposte efficaci alle richieste del nostro corpo che muta molto rapidamente non solo passo dopo passo ma anche in base all'ambiente dove ci troviamo a fare trekking in condizioni meteo più rigide.

Prima di passare a i consigli sull'abbigliamento, ricordiamoci di informarci su terreno e meteo, se decidiamo di partire allora dobbiamo essere allenati e consapevoli delle nostre capacità. Riguardo all'abbigliamento, dobbiamo coprirci, ma anche evitare di far stagnare il sudore senza fare traspirare la pelle. Dobbiamo proteggerci da cambi di tempo repentini ma anche essere pronti a passare da 0 a 20 gradi.


Ecco dunque alcuni consigli utili per fare escursioni quando l'ambiente esterno presenta maggiori difficoltà dovute a fango, piogge e temperature rigide:


1 - proteggete le estremità. E' fondamentale tenere al caldo testa, mani e piedi, primi percettori di freddo e punti, soprattutto la testa, di maggiore dispersione del calore corporeo. Investite in una buona cuffia in tessuto tecnico e attenti quando scegliete la giacca: controllate il cappuccio e che vi fasci bene collo, nuca e testa. In aggiunta muniamoci di ghette, scarponi tecnici per la condizione meteo più rigida, calze tecniche di alta qualità per il fango.

2 - Sapete qual è la corretta composizione dell'abbigliamento detto "a cipolla" per fare trekking? Vediamo una volta per tutte la composizione ottimale. Lo strato a contatto con la pelle è il "base layer" e bisogna scegliere un prodotto di qualità non solo perchè è a diretto contatto ma perchè questo strato fa si che il sudore traspiri stando lontano dal corpo che resta protetto, asciutto e quindi al caldo.

Il secondo strato "mid layer" deve isolarci rispetto all'ambiente esterno, genera caldo e può essere formato da uno o più capi, sempre in tessuti tecnici, in base alle nostre esigenze soggettive. L'ultimo strato è come uno "scudo" protettivo da scegliere in base alle condizioni in cui andiamo ad affrontare un trekking o un'escursione. Potrà essere una giacca più indicata per un clima freddo e secco e, in questo caso opteremo per un capo "soft shell". Se abbiamo bisogno di maggiore protezione allora meglio puntare ad un capo "hard shell", impermeabile non solo all’acqua ma anche a vento e neve e normalmente formato da due o più strati.

3 - le scarpe giuste. Ogni suolo in ogni stagione vuole le sue scarpe: assicuratevi che le vostre scarpe da trekking siano resistenti all'acqua per poter affrontare anche il fango o le pozzanghere. I bastoncini da trekking sono ottimi alleati per aiutarci a camminare. Attenzione anche ai calzini da scegliere in tessuto tecnico per tenere i piedi al caldo.


Munirsi anche di ghette, come indicato sopra e accertarsi, se dovete percorrere aree con fango, che la suola dello scarpone sia adatta al suolo.

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